ACCOGLIENZA SEZ.G

di A. Galatola

L’accoglienza è un momento fondamentale per promuovere lo star bene a scuola del bambino e il piacere di tornarvi, condizione fondamentale per consentire una partecipazione attiva ai processi di apprendimento e di socializzazione.

I bambini dopo le vacanze ritrovano i compagni e le maestre, riallacciano relazioni e gradualmente si riabituano ai ritmi scolastici. Per facilitare questo ritorno, le docenti hanno invitato i bambini a ricordare le recenti vacanze proponendo attività ludico manipolative, logiche, di ascolto e rielaborazione di storie incentrate sul tema del mare.

Storie del mare: abissina e pesce tonno

Storia di un’amicizia che nasce e riesce a superare gli ostacoli determinati dalla diversità dei due protagonisti.

I nostri ricordi delle vacanze

 Attività logico matematica

I bambini con conchiglie e pesciolini creano una sequenza data.

 Nelle settimane successive abbiamo lavorato sulla formazione del gruppo, scelto e condiviso con i bambini le regole per stare bene insieme, connotato gli spazi orizzontali e verticali.  Attribuire significato, garantire tempi distesi ha per il bambino un valore affettivo, gli consente di muoversi con sicurezza in un ambiente accogliente in cui sperimenta e conosce la realtà condividendo e socializzando.

L’angolo delle routine

Ha valore di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata a scuola; inoltre, potenzia nel bambino competenze di tipo personale, comunicativo, cognitivo.

 Esploriamo lo spazio scuola: Il gioco delle misure

I bambini hanno definito gli spazi scuola con il gioco delle misure, intuendo i concetti di lunghezza e altezza, comprendendo l’utilità della misura: - Serve a misurare il mobile, a sapere quanto sono alto. Le unità di misura sono state scelte dai bambini, i quali hanno compreso che più una unità è grande meno ne occorrono per misurare, e che è più utile usare unità di misura piccole per misurare il lato del banco, la cattedra, e unità più grandi come il passo o la fila di bambini per misurare distanze maggiori (l’aula, il corridoio).

Pubblicato il 03/02/2020